Attraverso una valutazione osteopatica, individua la “disfunzione somatica”, espressione dell’alterazione dello stato di salute causato da eventi stressanti esterni o interni all’organismo, come traumi e/o patologie. Solitamente si manifestano principalmente sul sistema muscolo scheletrico con dolore o riduzione di mobilità. L’osteopata, attraverso tecniche specifiche, stimola il ripristino della mobilità fisiologica a livello dei diversi sistemi (circolatorio, respiratorio, fasciale, nervoso, muscolo-scheletrico) che attraverso un’attività sinergica e coordinata, regolano il normale funzionamento dell’organismo.
In letteratura sono presenti molti lavori scientifici che attestano l’efficacia dell’osteopatia come disciplina autonoma, in quanto caratterizzata da un proprio ragionamento clinico, di comprovata efficacia, che permette di identificare la diagnosi osteopatica e la pianificazione del miglior piano terapeutico in funzione di cinque modelli di riferimento per il trattamento osteopatico. Dopo avere definito la diagnosi, il piano terapeutico e il modello di riferimento per il trattamento, l’osteopata considera anche i fattori interni (sociali e affettivi) ed esterni (lavoro, stress, etc.) del paziente, in linea con le ICF, International Classification of Functioning, Disability and Health.
1874 – L’osteopatia viene fondata in America da Andrew Taylor Still a Kirksville Missouri,il quale enuncia i principi fondamentali della disciplina.
1892 – Andrew Taylor Still fonda, a Kirksville, la prima scuola di osteopatia al mondo. Still Parte dal concetto che per curare la malattia bisogna studiare quali sono i meccanismi che mantengono lo stato di salute dell’uomo, così da poter ricercare ciò che ne altera il normale funzionamento. L’osteopatia ha l’obiettivo di ripristinare un corretto “dialogo fra i sistemi del corpo che regolano lo stato di salute, attraverso una valutazione clinica dell’individuo nel suo insieme.
1987 – L’osteopatia viene riconosciuta negli Stati Uniti come medicina osteopatica. Negli anni successivi arriva in Europa, diffondendosi attraverso la ricerca, percorsi formativi dedicati, associazioni di categoria e la collaborazione con le altre professioni sanitarie in un’ottica di integrazione.
2018 – L’osteopatia viene individuata in Italia come professione sanitaria autonoma (Legge 3/2018)